La Storia racconta di uomini molto intelligenti, che si sono dimostrati incapaci di gestire il proprio denaro.
Sir Isaac NEWTON, famoso per la mela, era senza alcun dubbio uomo dotato di una intelligenza straordinaria. Aveva acquistato azioni della “South Sea Company” ad un buon prezzo. Siccome il prezzo delle azioni di questa società era raddoppiato vendette guadagnando l’enorme cifra (di allora) di 7.000 sterline. Ma l’euforia era tutt’altro che esaurita, e le azioni della South Sea continuarono a salire senza sosta. Un giorno Sir Isaac Newton, che aveva venduto troppo presto, si convinse che le azioni avrebbero continuato la loro corsa e si decise a ricomprarle investendo questa volta 20.000 sterline. Purtroppo, arrivò troppo presto il momento in cui non ci furono più compratori e, quindi, scoppiò la bolla. Sir Isaac Newton perse tutto. Figlio di questa esperienza è il Bubble Act. La “bolla” di cui fu vittima Sir Isaac Newton non fu - ovviamente - né la prima né l’ultima bolla speculativa. |
La Tulipomania (Tulpenwindhandel) fu la prima bolla speculativa e scoppiò nell'Olanda del XVII secolo. I tulipani furono introdotti in Europa dalla Turchia poco dopo il 1550 e i fiori, dalla forma delicata e dai colori vivaci, divennero un oggetto popolare, anche se costoso. La domanda di varietà di tulipani di colori diversi superò presto l'offerta e i prezzi dei singoli bulbi di tipi rari iniziarono a salire a livelli ingiustificati. Intorno al 1610 un solo bulbo di una nuova varietà era accettabile come dote per una sposa, e un fiorente birrificio in Francia fu scambiato con un bulbo della varietà Tulipe Brasserie. La bolla raggiunse il suo apice in Olanda tra il 1633 e il 1637.
Prima del 1633 il commercio di tulipani in Olanda era limitato a coltivatori professionisti ed esperti, ma i prezzi in costante aumento tentarono molte famiglie della classe media a speculare sul mercato dei tulipani. Case, tenute e industrie furono ipotecate in modo che i bulbi potessero essere acquistati per la rivendita a prezzi più alti. Le vendite e le rivendite sono state effettuate molte volte senza che i bulbi si staccassero mai dal terreno e rare varietà di bulbi sono state vendute per l'equivalente di migliaia di euro ciascuna. Il crollo avvenne all'inizio del 1637, quando sorsero dubbi sul fatto che i prezzi avrebbero continuato ad aumentare. Quasi da un giorno all'altro la struttura dei prezzi dei tulipani è crollata, spazzando via fortune e lasciando dietro di sé la rovina finanziaria per molte famiglie olandesi. |
Le “bolle speculative” ci sono state, ci sono (le riconosceremo quando scoppieranno), ci saranno perché l’essere umano spesso prende le proprie decisioni, anche di investimento, condizionato dal proprio stato d’animo.
Ad esempio “La Speranza”: questa pulsione offusca la ragione ed i segnali non coerenti alle aspettative vengono eliminati (es. Il mercato scende e non vendo le mie azioni perché spero che “avvenga qualcosa”). Ad esempio “L’Avidità”: questa sentimento spesso porta a non valutare correttamente il rischio assunto in funzione del rendimento sperato. L’avidità nasce e si fonda su astratte considerazioni di valore. Mescolata all’”euforia”, l’avidità partorisce una “bolla speculativa”. |